TURIN

Jean-Claude SEGUIN

 Turin est la capitale du Piémont (Italie).

1896

Le Cinématographe Lumière (7 novembre 1896)

Le poste du Cinématographe Lumière ouvre en novembre :

La fotografia animata.
Il Cinematografo Lumière.
Un gentile biglietto d'invito dei signori V. Calcina e Ca, rappresentanti per l'Italia della Casa Lumière et ses fils di Parigi, riuniva ieri sera un'eletta di signore e signori nell'antica chiesa dell'ex-Ospizio di Carità in via Po por assistere ad alcuni esperimenti di proiezione della fotografia animata ottenuta col cinematografo Lumière.

I signori Calcina e Ca, hanno por l'occasione fatto trasformare la vecchia e nuda chiesa in una severa sala, rischiarata da una dozzina di lampade elettriche.
Nella parete in fondo, decorata da vasi di sempreverdi, campeggia in alto un'alta cornice […] racchiude un trasparente: è il quadro delle proiezioni, verso cui tendono gli occhi i numerosi invitati, fra cui abbiamo notato il sindaco, cenatore Rignon, vari consiglieri comunali, ecc. Sotto il quadro è preparato un tavolo riservato al prof. Louvet-Gay, a cui era stato affidato il compito di spiegare all'uditorio i principii su cui si basa la cronografia fotografica.
Alle 20,45 il prof. Louvet-Gay sale alla tribuna destinatagli ed incomincia, in francese, la sua conferenza, alquanto prolissa.
Che cosa è il cinematografo dei signori Lumière':
È un ingegnoso apparecchio che permetto non solamente di raccogliere, mediante la fotografia, con un'ammirabile precisione, tutto lo scene animate, ma di riprodurlo di poi fedelmente, proiettandole sopra uno schermo, in modo da dare agli spettatori l'illusione, più perfetta della realtà.
Le istantanee fotografiche sono impresso su di una striscia pellicolare, la quale si svolge verticalmente in una scatola ermeticamente chiusa. munita di un obbiettivo che si apre o si chiude successivamente, mentre la striscia si ferma o continua a svolgersi, mediante un meccanismo di precisione.
Il numero delle prove fotografiche essendo di quindici per minuto secondo, no risulta che per una scena di un minuto primo bisogna fare 900 fotografie, le quali occupano una striscia lunga 18 metri e larga 3 centimetri.
Gli esperimenti fatti ieri sera dimostrarono che la pratica ha perfettamente corrisposto alla teoria su cui si basa l'ingegnoso apparecchio. Il primo quadro, Giuochi infantili, presenta duo bimbi, in grandezza naturale, que si trastullano con alcuni giuocatoli. L'espressione del viso ed i numerosi movimenti sono riprodotti con esattezza sorprendente. L'illusione è completa.
Quando si spegne il lume e il quadro sparisce, gli spettatori prorompono in un applauso.
Segue la Porta del sole a Madrid. Il quadro è pieno di animazione. Vetture, carrette, viandanti, tranvie passano e spariscono, seguite da altre. Tutti i particolari della scena sono perfetti. Altri applausi, che si rinnovarono alla scena dei due fabbri-ferrai che lavorano.
Anche in questa scena l'illusione è completa. Persino i vapori del ferro infuocato immerso nell’acqua sono riprodotti con esattezza matematica. Pare persino di udire il rumore del martello sull'incudine.
Le proiezioni si seguono in numero di venti. Alcune rappresentano scene divertenti oltre che curiose.
Tale è la scena dei due saltimbanchi, un gigante ed un nano che lottano in un'arena. I salti, le capriole si seguono con una rapidità sorprendente, e il pubblico ci si diverte un mondo.
Bellissima la scena dei bagni di mare. Le onde sono riprodotte fedelmente. Una numerosa comitiva di bagnanti nuotano gettando in alto la spuma.
Da lontano compare una barca, su cui vi sono vario persone.
Degna di nota la scena Ciclisti e Cavalieri a Londra. E un angolo di via, fiancheggiata da un marciapiede, su cui vi sono alcune signore. Da lontano si vede una comitiva di ciclisti di ambi i sessi e di cavalieri. Man mano che arrivano dinanzi al gruppo di signore, cavalieri e ciclisti si fermano, discendono, si scambiano saluti e inchini.
L'ultimo esperimento dà un'idea dell'arrivo di un treno in una stazione.
Il treno spunta microscopico da lontano e si avanza rapidamente. Il personale di servizio esce dagli uffici, i facchini si avanzano. Vengono aperto le porto dello sale d'aspetto, ed i partenti escono in frotte per andare a prendere posto nel treno che nel frattempo si è fermato. I viaggiatori in arrivo discendono confusamente, e si mischiano coi partenti. In un momento la scena diventa animatissima, ed il pubblico vede con rammarico le lampade a spegnersi ed il quadro sparire.
Alle 22 le proiezioni erano finito ed il pubblico sfollava la sala, soddisfattissimo di aver assistito agli interessanti esperimenti.


La Stampa, Torino, 8 novembre 1896, p. 2.

Quelques jours plus tard, un long article est également consacré au cinématographe d'un point de vue plus historique et technique. Ce sont des généralités reprises d'ouvrages de divulgation. En revanche, une brève information confirme la présence de Vittorio Calcina et d'un "jeune" opérateur de la maison Lumière, très probablement Pierre Chapuis:

Grazie alla gentilezza del signor Calcina, rappresentante della Casa Lumière, e di un giovane operatore inviato dalla casa stessa, abbiamo potato esaminare da vicino l'apparecchio, che non tenteremo di descrivere ternicamente, ma che in fondo é molto semplice.


La Stampa, Turin, vendredi 13 novembre 1896, p. 1.

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